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Sistema Belga

A chi è che non piace fare un bel giro in compagnia, ma spesso il problema è come organizzarsi per non perdersi e non lasciare indietro nessuno. Sappiamo che stabilire una fila fissa non funziona, ognuno ha il suo passo e nessuno deve prendersi qualche rischio per evitare di rimanere distaccato dal gruppo.

Certo è che organizzare un giro vuol anche dire prendersi la responsabilità degli altri, ma nello stesso modo si deve evitare di creare situazioni di disagio non solo per i partecipanti al motogiro, ma anche a tutti gli altri utenti della strada. Per esempio fermarsi tutti all’improvviso dove non c’è abbastanza spazio e bloccare la viabilità per gli automobilisti o mettersi a bloccare una rotonda finchè non sono tutti passati potrebbe non essere la soluzione migliore.

Ci sono diversi modi per viaggiare in gruppo, uno di essi è il Sistema Belga, composto da poche regole ed applicabile anche senza una eccessiva pianificazione a priori.

1) Si stabilisce la coda del gruppo, essa deve essere riconoscibile da tutti, viene annunciata prima della partenza (se possibile indossare un elemento distintivo tipo gilet o altro)

2) La testa, anche essa nota a tutti, deve conoscere il percorso e piazza un palo (generalmente il motociclista che lo segue) ad ogni deviazione, incrocio, semaforo o situazione dubbia sulla strada da seguire

3) Il palo segnala in maniera chiara a tutti quelli che seguono la direzione da prendere, deve sempre attendere la coda e ripartire immediatamente davanti ad essa riprendendo via via la posizione che gli conviene

Si prosegue in questo modo fino alla tappa intermedia o alla destinazione finale, così facendo la testa può concentrarsi sul percorso e sui bivi a cui prestare attenzione, la secona moto si fermerà ad attendere la coda quando gli viene indicato e sarà poi libera di tornare alle posizioni di testa (sempre nel rispetto degli altri); ognuno darà il suo contributo a turno per la buona riuscita del motogiro.

È buona prassi che la testa e la coda abbiano i reciproci numeri di telefono per contattarsi in caso di problemi.

Si ringraziano per il testo Boris Fantechi ed il sito Motogiro e per i disegni Claudio Antonaci

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